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Interventi della CEI

In questi giorni , come tutti sanno, sta andando in onda sulla RAI il fatidico Festival di San Remo. Intorno a questo evento si è creato e si continua a farlo un processo mediatico che secondo il mio modesto parere non ha l’importanza che gli viene dedicata. L’affanno dei media per dare risalto alle tante contraddizioni che gravitano intorno a tale manifestazione è probabilmente ingiustificato. Ci si attacca al compenso del conduttore, alla precaria veridicità del televoto e tante altre banalità che, sebbene meritevoli di puntualizzazione non sono certamente più degne di attenzione di altre problematiche che in una situazione di crisi globale interessano il nostro paese. Ma quello che mi ha colpito profondamente circa questa manifestazione è stato l’intervento prima dell’osservatore e poi dal Servizio Informazione Religiosa (Sir), promosso dalla Cei, con la seguente dichiarazione di Don Paolo Padrini : “Un Festival che vuole essere specchio della società italiana ma che, paradossalmente, è destinato a dare di essa la sua immagine più stereotipata e banale, quella falsa, confezionata ogni giorno dalla televisione”. Bene, tutti le opinioni vanno rispettate e da persona civile e democratica quale mi ritengo di essere, le rispetto. Tuttavia essendo anche obbiettivo, mi risulta difficile capire il perché di tali dichiarazioni, nei confronti di una manifestazione come San Remo. Infatti, come tutti sanno, in questo periodo sta andando in onda “Grande Fratello 9”. Trasmissione che, secondo la mia opinione, e qualcosa di quanto più falsa, diseducativa, immorale, oscena, e chi più ne ha più ne metta. Viviamo in una situazione in cui, solo per fare degli esempi,  migliaia di persone stanno perdendo il posto di lavoro, migliaia di persone sono a rischio pignoramento della casa per difficoltà a pagare il mutuo, e migliaia di pensionati sociali costretti a rovistare fra gli scarti dei mercati. Ebbene, in GF9, nel lussuoso scenario di una casa, una serie di personaggi bighellonano tutto il giorno e spinti da una subdola regia, sfoggiano atteggiamenti, linguaggi e comportamenti che arrivano ad offendere la normale decenza. Però a riguardo, non mi risulta che dalla Chiesa sia venuto alcun commento negativo di biasimo. Se qualcuno ne è a conoscenza me lo indichi. C’è di più. Esiste un’altra serie televisiva che da anni “incanta” giovani e meno giovani. Beautiful. Mi è capitato divederla qualche volta, per forza maggiore, e mi è sembrata una sorta di educazione all’adulterio, al malaffare , all’imbroglio alla menzogna fino a spingersi quasi all’incesto. Mai una nota di biasimo. Allore ecco che mi vengono perniciosi dubbi. Non sarà che Mediaset non può essere fatta oggetto di critica? Non sarà che solo le trasmissioni che in qualche modo tocchino il Cavaliere siano criticabili?Ancora. Essendo cattolico vorrei tanto che la CEI ogni tanto intervenisse su questioni della cristianità, di vangelo, di religiosa socialità e di tante altre cose che Nostro Signore e le Sacre Scritture ci hanno tramandato. Ed invece,  emerge il problema  gay, e loro intervengono, aborto, e loro intervengono, divorzio e loro intervengono, politica, e loro intervengono, medicina e loro intervengono, leggi italiane e loro intervengono. Non sarà un tantino eccessivo?

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